Austria, piccolo stato denso di boschi, valli, montagne e laghi. È il vicino di casa per chi come me vive a nordest. Molti sono i suoi abitanti che visitano e conoscono il Friuli Venezia Giulia. Esiste infatti una lunga tradizione di turismo, dai tempi dell’impero asburgico, di cui località come Grado beneficiano da più di un secolo. Negli ultimi anni si sono aggiunti i viaggiatori in bici, numerosi testimoni di una vita attiva ma lenta, che ama il silenzio delle Prealpi dietro casa. E noi italiani? Siamo attirati dall’estetica di Salisburgo e di Vienna, dai laghi della Carinzia e dalle stazioni sciistiche del Tirolo. Esiste però una regione ai margini di tutto questo. Il Vorarlberg è l’inaspettato che emerge quando si viaggia verso ovest, ai confini con Germania e Svizzera. AustriaInsolita
Vorarlberg, verde quiete tra le Alpi
Passeggiare tra i vicoli di un paese oltre i 1000 metri d’altezza, respirare l’aria pura che sa di fieno, gettarsi alle spalle i rumori e le preoccupazioni, lasciare che i pensieri si fermino di fronte ad una montagna avvolta dalle nubi all’alba o al tramonto, sono attimi che la coscienza registra e conserva, come tesori da accumulare che impreziosiscono le nostre vite lanciate in corse logoranti da una cosa all’altra.
Il silenzio qui si fa concreto, l’orizzonte si apre, i battiti del cuore rallentano o si stabilizzano su frequenze più naturali quando ci si incammina verso un lago alpino o lungo un sentiero fiorito. L’aria dei boschi vicini ai piccoli paesi in cui mi fermo è un giacimento di sostanze balsamiche di cui ho letto proprio grazie ad uno studioso austriaco, Clemesn G. Arvay. La biofilia, l’amore verso la natura che ci viene corrisposto in un abbraccio di benessere, qui nel Vorarlberg è un sentiero per tutti, sia che si arrivi in cima ad una montagna segnata anche a fine giugno da macchie di neve, sia ci si incammini lentamente, ciascuno col proprio ritmo, accanto alla pensione o all’hotel in cui si alloggia.
Io me ne accorgo subito. La stanchezza del viaggio, la tensione che accompagna i preparativi della partenza, tutti quegli aspetti che fanno sembrare anche un momento di piacere una prestazione in cui bisogna tenere tutto sotto controllo come un lavoro, evaporano velocemente, confondendosi con le foschie che ammantano le cime di Lech am Arlberg o quelle che scorgo più lontane nella Riserva della Biosfera del Grosses Walsertal.
Ogni cosa trova un suo punto di equilibrio, si ridimensiona o si rimpiccolisce fino a scomparire come macchie lontane di paesini, giù a valle. È l’effetto delle montagne che in Austria e nel Vorarlberg mi sembra accentuato dalla cura del paesaggio e dei dettagli.
Il lago e la città, sempre comunque quiete
Dalle altitudini si torna nel “regno degli uomini”, il mondo del cemento e delle lancette implacabili, delle persone che corrono anche quando non fanno sport. Scivolare sulle strisce di asfalto che in breve mi portano a valle, verso il lago di Costanza, non è però un trauma. Non c’è quella cesura netta che ben conosco, quando dai “miei monti dietro casa” passo alla pianura padana. L’armonia prosegue lenta verso Bregenz, facendosi distesa d’acqua e piccola città ordinata.
Sono di fronte al lago e basta poco anche qui, per lasciare che gli occhi si spostino dal telefono e dai palazzi per cominciare a vagare perdendo i contorni fissi e prestabiliti su cui ci aggrappiamo ogni giorno. Lo sguardo si spalanca e si perde all’orizzonte, dietro una vela.
L’acqua dolce mi accoglie in un pomeriggio nuvoloso e fresco, mentre io la navigo con il sup, una sorta di tavola da surf in cui si sta in piedi pagaiando con un remo. La mia imbarcazione minima mi permette di esplorare, di entrare in un contatto più profondo con il lago. Per conoscere qualcosa davvero, dobbiamo entrarci.
È la mia prima volta sul sup ma l’equilibrio ed il movimento sono semplici, nulla di impossibile. Il divertimento e la visione del lago si amplificano velocemente senza rischi.
Una volta a riva attendo la pioggia che non disturba i pochi passanti. Bregenz è più piccola di Pordenone, dove sono nato, ha infatti circa 30.000 abitanti . I numeri sono quasi sempre asettici per me ma in questo caso raccontano le dimensioni del Vorarlberg, di cui la città è la capitale.
Il lungolago e l’arte, un arrivederci al Vorarlberg
Il sole fa capolino sulle acque della Germania e della Svizzera qui attaccate, le montagne sono ancora grigie, come se riposassero ancora dopo una notte fresca e silenziosa. L’orizzonte velato del giorno prima si apre risplendendo di riflessi nel lago di Costanza, invito aperto a passeggiare nelle sue sponde.
All’ombra di grandi alberi secolari accolgo ora i dettagli più nitidi. La quiete sembra emanare proprio dal lago, placida onda di benessere che arriva nella calma piatta del primo mattino. Dentro di me penso alla grande fortuna di chi abita qui, in questa piccola cittadina, con le Alpi a due passi e l’influsso del lago, una questione molto più psicologica che climatica.
Senza fretta arrivo ad una costruzione moderna, un’entrata sotto un palco che si affaccia su quella che sembra un’installazione, un palco che ogni anno viene costruito con soluzioni ed effetti di per sé degni di essere visitati. È il teatro aperto del Festival di Bregenz, che quest’anno mette in scena la Carmen di Bizet. Anch’io che non amo l’opera lirica mi siederei volentieri ad osservare le luci, i gesti e le parole degli attori, nel tramonto estivo del lago.
La modernità mi attira altrove, poco distante – come non può che essere in una cittadina così raccolta – nella Kunsthaus, la “casa dell’Arte”. L’edificio nel centro città rivela la ricchezza creativa del Vorarlberg, dove l’architettura è ricerca appassionata di soluzioni, in un’avanguardia da far invidia a regioni d’Europa ben più grandi.
Questo museo d’arte moderna rivela forme e luci studiate per ricambiare l’aria, per far entrare il sole, per permettere agli artisti di realizzare le proprie opere nel miglior modo possibile. Sono tante le opere di rilevanza internazionale, che spesso vengono esibite qui a Bregenz in anteprima mondiale.
L’arte moderna non rientra nella mia ricerca estetica ma grazie all’appassionata spiegazione di Marco Ceroli, un abruzzese che vive nel Vorarlberg da anni, sono riuscito a comprendere i messaggi provocanti dal forte contenuto sociale ed ambientale. Ancora una volta l’Austria, come a Linz, per me si rivela terra che sostiene la creatività.
Alle forme della contemporaneità preferisco di gran lunga quelle antichissime dei monti e del lago. Le opere d’arte della natura sono abbondanti e accessibili nel Vorarlberg, pascoli alpini, cime ancora innevate e fiori selvatici che si rivelano lentamente, a chi sa coglierli con attenzione. A noi cittadini sempre dietro ad una corsa da un oggetto all’altro che quell’attenzione risucchiano, fermarsi per tornare a vivere più lenti, è un viaggio in sé che qui mi pare si possa concretizzare.
Ritornerò presto a raccontarti di questi fiori preziosi, di questi sentieri semplici ma fondamentali del Vorarlberg. Questo ero un piccolo assaggio di una terra che pochi italiani ancora conoscono, un bisogno nel mondo di oggi.
Nel frattempo, puoi dare un’occhiata alla rivista on line dell’ufficio del turismo, in cui natura, arte ed architettura si mescolano e si sommano.
Che posto meraviglioso! Mette tranquillità! Vorrei essere lì 😉
Tornerei subito anch’io!
Bellissimi paesaggi, conosco poco l’Austria ma visto il tuo post vorrei approfondire!
Se ti piace la natura e l’organizzazione, ne rimarrai piacevolmente stupita!
Sono un’appassionata d’arte contemporanea e vederla immersa nella natura è bellissimo. Ho preso nota di tutte le informazioni contenute nel post e stasera lo propongo al mio consorte. 😉
Bene, sono contento. Nel sito dell’ufficio del turismo puoi trovare la loro rivista, in cui parlano di arte ed architettura, con delle foto molto ben fatte.
è meravigliosa questa località devo assolutamente convincere mio marito a portarmici visto che siamo quasi vicini di casa dall’Austria
Merita di sicuro, anche in inverno se vi piace sciare.
Sono rimasta affascinata, a bocca aperta, devo assolutamente vederla l’installazione “Carmen sull’acqua”.
Anch’io sono rimasto molto colpito. Dovresti vedere le foto di quando il tutto va in scena la sera!
Il vero tour dell’Austra è in programma. Fino ad ora ho visitato poco di questo grazioso Paese Vienna e la Carinzia. Ma quanto basta per dire che mi attrae molto.
Dipende da dove abiti. Il Vorarlberg può essere un po’ lontano ma facendo tappa in Tirolo magari, le distanze si accorciano.
Un verde bellissimo, diverso da quello di qui. La foto con il cielo che diventa mare e’ splendida… 🙂
Grazie Serena!
L’Austria è splendida soprattutto zone come questa ricche di laghi e di tanta pace!
Sono d’accordo con te Simona. Ogni volta che vado in Austria trovo quello di cui ho bisogno, quiete e semplicità, con in più un’organizzazione impeccabile.
La prima foto è quella che preferisco, l’austria sarà la nostra probabile destinazione delle vacanze natalizie (si, stiamo già pensando a quelle!!ihihih ). Devo ammettere però che mi piacerebbe viverla anche in questa stagione e passseggiare fra i verdi prati osservando i vari laghi.
Ti consiglio vivamente di andarci in estate, anche un po’ prima che inizi la stagione turistica. Il verde è brillante, ancora fresco, in più è un buon antidoto alla canicola che abbiamo in Italia.
Che luogo meraviglioso e pieno di pace! Lo scorso inverno sono stata a Graz e Vienna e sono rimasta colpita dalla bellezza dell’Austria, il tuo post conferma il mio pensiero e mi ha convinto a ritornarci. Complimenti per il post, è molto bello.
Grazie mille Valentina. Trovo anch’io l’Austria un paese bello, molto curato. Ti consiglio di uscire dalle città e di andare nelle montagne, sicuramente ti piaceranno, anche perché sono molto accessibili.
Già solo leggendo l’articolo e guardando le foto si avverte una sensazione di benessere fortissima. Ho sempre avuto un debole per i laghi, e questo è veramente stupendo 🙂
Il Lago di Formarin è stata una bella sorpresa anche per me. Molto facile da raggiungere e anche la passeggiata attorno alle sponde si compie senza difficoltà.
Un verde così incredibile proprio a pochi passa da casa nostra!
In Austria è così, verde e ben curato!
Io mai andata in Ausrtria in estate, davvero bellissimo!
Tu viaggiatrice di mezzo mondo, mai stata in Austria!? Devi rimediare Francesca. Certo, non è esotica ma visto che ti piacciono i luoghi naturali ed il benessere, lì sei a casa.
Io adoro l’Austria e quando vivevo in italia ci andavao spesso in moto. Il verde, l’ordine e la tranquillità che vi si respira non si trova in tanti altri posti (vicini a casa essendo anche io del nordest). Ora è un po’ lunghina arrivarci :), ma quando ritorno in Italia un salto in Austria e perchè no a Vorarlberg lo farò.
Per i motociclisti l’Austria è una bella destinazione, così come le nostre montagne del nordest, credo per le strade ricche di curve. Ne ho viste di magnifiche in tal senso nel Vorarlberg, molto panoramiche!
Non sono mai stata in Austria, ma i suoi paesi mi hanno sempre affascinata. E che dire, le tue foto, parlano da sole!
Grazie Elena! L’Austria è uno di quei paesi che trasmettono molta tranquillità, almeno a me.
Non conoscevo questa regione dell Austria, un luogo da inserire nella lista dei posti da vedere!
Te lo consiglio: lago ed Alpi, architettura e natura, è molto completo secondo me.