Là dove nasce il mare
Una nuova storia, fatta di storie, il mio primo romanzo, uscito nel 2022 per Biblios Edizioni.
In un mondo lontano, molto vicino al nostro, dove nessuno viaggia più, un ragazzo parte per un’avventura alla scoperta di se stesso e della magia della Vita.
È un romanzo di formazione, una lunga fiaba moderna, che travalica i confini del fantasy e della fantascienza, dove i luoghi, i personaggi, le storie sono lo sfondo per gettare domande, per far brillare lampi di consapevolezza, per invitare tutti a noi a salpare, a spingerci oltre le illusioni che ci fanno sentire sicuri, ma che allo stesso tempo ci legano sempre di più.
Il mare burrascoso era come un animale agitato, inquieto se ne andava per la baia a infastidire le poche barche rimaste, urlando e strepitando, gettando in alto la sua collera, quasi volesse sommergere la città. Sebastian, coperto da un vecchio mantello, se ne stava vicino al porto ad osservare tutto questo trambusto, perso in chissà quali pensieri. Il vento correva, pareva divertirsi a giocare con il mare e portava il profumo di luoghi lontani. Dietro di lui la città scricchiolava e muggiva tra gli stretti vicoli dove soffiava forte la tempesta e si chiudeva ancora di più in sé stessa. Rintanati nelle case e nelle locande le persone aspettavano la notte per addormentarsi.
In inverno le tempeste erano la consuetudine, come tutto del resto in quel posto. Tutto era regolare e stabilito, le feste come i cambi del tempo. Pareva che tutto fosse stato costruito come un orologio che continuava a segnare le ore, senza mai perdere un colpo (…)
Un anello tra le Dolomiti Friulane
Un libro nato nel cammino, un viaggio a piedi nelle Dolomiti selvagge del Friuli, valli e monti appena sfiorati dalla presenza umana, oasi di biodiversità e tempio naturale, per gli esseri umani di questa epoca, in cerca di dimensioni più autentiche. È nato come un’intuizione, camminando, è cresciuto scrivendo e guardando le foto scattate nelle varie stagioni. È diventato un libro stampato a colori, per poter far viaggiare anche te, lettore e lettrice, grazie al potere che hanno le parole di portare lontano, e forse più vicino, noi tutti.
“Stare fermi, lasciare che le nuvole scorrano, che venga il caldo fremente dell’estate, che ricopra i pendii di verde ed il cielo di temporali rovinosi. Lasciare che venga l’inverno, con i venti gelidi che prima fanno arrossire e poi spogliano i larici ed i faggi. Lasciare che le guerre e le paci si susseguano. Lasciarsi scavare dalla creatività e dagli inganni. Lasciarsi dare nomi in mille lingue, diventare luoghi comuni senza alcuna magia e poi tornare ad essere spazi sacri. Potessimo essere la saggezza del più misero dei sassi, già potremmo aspirare a vette più alte.”