Esistono preoccupazioni che in presenza di una roccia appaiono indecenti
Alain de Botton, L’arte del viaggiare
L’aria fredda, il cielo che sa di neve, Bologna si sveglia ed inizia a scorrere lungo i viali, una città tra il nord ed il centro Italia che nonostante la nostalgia dei tempi passati continua a regalare perle preziose, visioni e innovazioni reali, che potrebbero diventare tesoro per tutte le altre città, campagne e valli del paese che ancora sonnecchiano. Ho attraversato un pezzo di pianura padana per sentire, non solo a parole, del turismo che verrà. Dalla stazione centrale prendo un trenino che mi porta poco distante, in Valsamoggia, per un workshop sul turismo ispirazionale.
Nel piccolo paese di Monteveglio, nel suo municipio, c’è niente meno che una casa dell’innovazione, con tanto di spazio per il coworking ed un FabLab, già questo uso sociale ed innovativo di uno spazio pubblico ti fa capire che l’aria qui è diversa, favorevole al germogliare delle buone idee.
Nei miei quotidiani viaggi nella rete avevo già incontrato questi innovatori e mi avevano subito colpiti, tanto da averli ospitati dove vivo. La luce che mi ha attirato qui, una fredda mattina di gennaio, non è però quella elettrica degli schermi, delle stampanti 3D e delle app ma quella che ha un calore e sa che la vera innovazione è tornare all’umano.
L’eccesso di digitale, di rumore, di polemiche, di città, di lavori che non pagano (e non solo il salario) sta portando verso nuove destinazioni, che non sono isole tropicali ancora poco battute dal turismo di massa ma qualcosa di più bello, noi stessi. Il turismo ispirazionale è una parola, un contenitore inventato da questi innovatori della Valsamoggia ma il suo contenuto va alla radice del viaggio, perché dietro il desiderio di andare da qualche parte, ci siamo noi.
Le nostre aspirazioni, le nostre paure, i nostri sogni, i nostri bisogni profondi vanno ascoltati se vogliamo pensare ad un turismo che non sia solo vendere pacchetti ma sia vera relazione, tra chi ci ospita, il territorio che ci accoglie e il nostro essere profondo, eterno vagabondo in ricerca.
Il workshop di Destinazione Umana sul turismo ispirazionale è una finestra aperta sul viaggio, che va oltre l’ecoturismo o il turismo responsabile, li abbraccia tutti e diventa quello che io chiamo turismo consapevole, il movimento che non solo porta da A a B in modo etico ma soprattutto ci permette di fare esperienze e incontri che possono cambiare la nostra direzione nella vita.
Non serve andare lontano, è già tutto qui. Immagina un viaggio in Calabria, ospiti di una residenza che si definisce un’impresa filosofica, dove la creatività non è un oggetto bloccato su di una parete ma sensazioni, idee e stimoli per un’idea imprenditoriale o per iniziare a capire che forse, non siamo qui a caso, ma che una piccola missione ce l’abbiamo. Immagina tante destinazioni come queste, sparse per l’Italia e poi per il mondo, dove anche un solo fine settimana diventa un concentrato di tempo, spazio e rinascita.
Immagina un consulente di viaggio che non ti indichi il prezzo ed il momento migliore ma che ti ascolti e grazie a quella magia dell’essere umano che è il sentire profondo, l’empatia, capisca quale sia il miglior viaggio per te in quel momento.
Nasce allora l’inspirational travel designer, il consulente di turismo ispirazionale. Più che un venditore assomiglia ad un counselor, un professionista che ascolta e sa consigliare, affinché quel problema che ti assilla, quel sogno represso, quel bisogno che taci, siano la leva per uscire di casa e dalla tua zona di comfort. Nel tuo viaggio di ogni giorno puoi incontrare così un mentore capace di darti il consiglio che ti farà partire per un agriturismo nelle Marche o un b&b a Matera, da dove poi inizierai a muovere i tuoi passi verso chi sei veramente, il tuo viaggio dell’eroe.
Non stiamo parlando solo di viaggi qui ma di un cambiamento profondo che può avere implicazioni positive per i singoli e anche per la società. Molte persone sono già disposte a partire.
Ma che bello Luca! I miei confusi pensieri messi nero su bianco con parole in ordine e perfette!
Ti ringrazio Monica. Scrivere mi aiuta proprio a fissare le idee sparse e farmi capire se vale la pena farle scorrere fuori da questo “foglio bianco”.
[…] viaggi non si viaggia e basta, ci sono motivazioni profonde che ci spingono a fare dei piccoli e grandi sacrifici, economici, di tempo e soprattutto di […]