Ci sono i giorni in cui anche se sei stanco, la testa e soprattutto il cuore sono un focolaio di idee, di progetti e sogni molto concreti. Questa condizione si avvicina molto a quella che dovrebbe essere per me la vita, consapevole che ci sono alti e bassi, che magari lavorando tanto rischio di trascurare parti di me. Ci sono giorni in cui però non ho voglia di focalizzarmi su quello che non va, ma sui successi a venire, uno di questi sarà la presentazione della guida di Destinazione Umana a Pordenone.
Ci sono le persone che anche se là fuori imperversa il caos o il canto del cigno di un vecchio sistema che muore, non si lamentano troppo e vedono colori brillanti laddove altri scorgono solo indistinti livelli di grigio. Ci sono i discorsi e i programmi, le magnifiche sorti progressive che dovrebbero trasformare questo paese in una terra dove “potremmo tutti vivere di turismo” ma poi svaniscono nell’aria in spirali di fumo. Ci sono mille scuse, anche quelle che mi racconto io ogni giorno per difendere il mio status quo personale. Ci sono le bellezze di questa regione, il Friuli, come quelle di tutte le altre terre dove ho avuto fortuna di appoggiare il mio piede. Ci sono i sogni che partendo dal cuore diventano parole e poi azioni che conquistano il mondo, con grandi spargimenti di gioia.
La guida di Destinazione Umana è uno di questi sogni, è un’occasione per non aspettare miracoli dall’alto ma per dare vita ad un turismo fatto di uomini e donne, non solo app, strutture ricettive e strategie di vendita. Non fraintendermi, non sono contro qualcosa, sono a favore del vento che soffia sempre più forte, quello del cambiamento. Cambiare vuol dire né lanciare il cervello in fuga all’estero o dentro gli schermi quotidiani ma sentire un richiamo a dover e voler fare qualcosa di bello, ogni tanto, per sentirsi un po’ vivi.
Il turismo allora può diventare anche una bella scusa, quella di voler dar vita ad imprese ed attività con forte impatto etico nel territorio in cui prosperano, sogni concreti, lavori che rendono felici chi li svolge e chi vi si imbatte per caso o per scelta. Tutt’insieme, questi piccoli mondi, possono creare una rete che non teme la competizione, frutto marcio della paura, ma crede nell’effetto moltiplicativo, che insieme si vede più lontano, che il profumo delle cose buone è per tutti.
Ci sono giorni in cui le parole si fermano sulla soglia e non vogliono andare oltre, per quel pudore che contraddistingue il rispetto e anche la timidezza. Non ti nascondo che sono emozionato per quello che accadrà il 7 giugno a Pordenone ma sono anche sicuro, che comunque andrà sarà un successo, participio passato del presente vissuto appieno e del futuro a cui si va incontro con fiducia.
Io e Silvia Salmeri, coautrice della guida di Destinazione Umana ti aspettiamo a Pordenone il 7 giugno!
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