…ogniqualvolta nella mia anima è novembre, umido e piovigginoso; ogniqualvolta mi scopro a fermarmi involontariamente davanti ai negozi che vendono bare e accordarmi a qualunque funerale incontri, e specialmente quando la mia depressione prevale a tal punto su di me che solo un saldo principio morale mi impedisce di camminare per strada buttando giù deliberatamente i cappelli dei passanti – allora rinconosco che è ora di andare per mare al più presto…
Herman Melville, Moby Dick
Il libro ha ancora della sabbia tra le pagine, la copertina un po’ sgualcita che sa di letture in spiaggia, l’unico momento in cui sono riuscito a leggerlo, non per mancanza di tempo ma perché un saggio che parla dei benefici del mare non può che essere goduto laddove ha inizio. Blue Mind – Mente e Acqua di Wallace J. Nichols, non è un capolavoro ma sicuramente può aprire qualche porta e farci capire perché dovremmo viaggiare più spesso, verso il mare o un fiume, anche solo con la fantasia.
Ho comprato questo libro appena uscito e non per effetto della pubblicità che ne è stata fatta ma perché sentivo che qualcosa nel suo titolo e nella sua descrizione entrava in risonanza con una parte di me. L’idea che l’acqua, sia salata che dolce, influisca positivamente su di noi, che esista una Blue Mind, una connessione profonda tra l’essere umano e gli ambienti acquatici, è andata a toccare quello che sono, un professionista che scrive di viaggi fuori dalle solite strade, che cerca nuove vie per il turismo ma soprattutto una persona che è praticamente nata e cresciuta in riva al mare.
Il saggio non mi ha entusiasmato come immaginavo, si è ripetuto più volte, più volte mi è sembrato noioso. Non sono però qui per recensirlo ma per condividere con te i suggerimenti che affioravano tra le sue pagine. Uno tra tanti, un consiglio semplice e potente come un bacio: i luoghi vicini all’acqua, siano coste del mare o rive di un lago alpino, sono destinazioni turistiche dal grande fascino, perché quando io e te siamo lì, diventiamo più calmi, ci liberiamo dei pensieri eccessivi, apriamo i sensi e le porte dell’intuizione e dell’empatia. Nel libro non mancano le spiegazioni, le ricerche di neurologi o psicologi, studi dettagliati che confermano il successo di alcuni luoghi anche quando sono spesso affollati e rumorosi, come molte spiagge dell’Alto Adriatico.
L’acqua ha un che di miracoloso, anche quando è avvolta dalla frenesia di questa epoca, anche quando è solo un’immagine, un suono registrato. Basta veramente poco al nostro cervello per connettersi alla Blue Mind, per iniziare a rilassarsi e sentirsi di buon umore, anche solo un ricordo delle vacanze al mare. Esistono gli studi e gli esperimenti, ampiamente citati nel libro di Nichols, ma se ci pensi bene alcune piccole verità sono così ovvie, come il fatto che i nostri primi nove mesi di vita fluiscono nel liquido amniotico del grembo materno o che il nostro cervello è composto dall’80% di acqua. In fondo, la vita di questo pianeta viene dall’acqua, come pioggia che nutre e come enorme ventre, quello dell’Oceano primordiale, dove si è formata la vita.
Oltre le letture, le citazioni e i parere degli esperti c’è la brezza di un mare, non importa quale sia, che accarezza la pelle e ancora più dentro, mentre il sale dell’acqua entra nel naso, più forte e più dolce di un profumo costoso, mentre il suono delle onde, ritmico come quello del cuore o del respiro, culla una barca e la nostra mente, portando alla deriva i pensieri e le emozioni. E il naufragrar mi è dolce in questo mare scrisse un poeta di rara intelligenza e sensibilità.
Non importa che tu legga questo libro ma che l’idea di una Blue Mind diventi terreno comune su cui costruire un modo di viaggiare in cui l’acqua sia una dolce medicina, che il turismo possa servire in questa epoca, se non a guarire, a renderci meno distratti, più attenti a noi stessi e ai tesori che ci vengono regalati anche solo camminando sulla spiaggia di un mare affollato.
[…] meglio quando siamo da soli con noi stessi. Qui puoi sperimentare quell’effetto chiamato Blue Mind, in cui il corpo e la mente riconoscono la presenza di un elemento vitale, l’acqua e se ne […]