Questa settimana ho fatto fatica a trovare le parole per il mio blog, non certo per la piacevole pigrizia che induce questo periodo dell’anno, in cui tutto comincia a tacere ed è bene seguire la Natura, per rintanarsi in se stessi. No, le parole erano come bloccate in gola, strette dalla morsa degli eventi del mondo. Non posso tacere però, non perché lo show deve sempre continuare ma perché la creatività, la ricerca del bello e dello stare bene devono sempre andare avanti, anzi, ora più che mai. Seguimi allora, oltre la paura, oltre l’assurda idea che siamo soli e non possiamo fare nulla, ti porterò in una valle del Sud Tirolo.
Ti ho già mostrato i larici che si svestivano e gli scorci delle Dolomiti in Val Pusteria, questa volta voglio indicarti qualche passo per allontanarti dal brusio di fondo che riempie troppo spesso le nostre giornate, per avvicinarti di più a te stesso. Voglio inotre suggeriti qualche luogo dove concedirti una calda coccola. Perché se non ci vogliamo bene noi per primi, difficilmente potremmo volerlo agli altri.
Camminare, passo dopo passo. Il silenzio in Sud Tirolo
Sono curioso e viaggerei ovunque ma questa valle del Sud Tirolo è come se mi chimasse a sé, soprattuto quando ho bisogno di liberarmi di qualche peso, quando ho voglia di ritrovarmi. Non devo fare nulla di speciale, se non arrivare qui e respirare l’aria che stretta tra i pendii delle montagne, spinge lontano gli umori stantii e i pensieri che si rincorrono nella testa senza tregua.
Non mi serve affrontare salite impegnative, mi basta seguire una striscia di terra, una pista ciclabile che collega i vari borghi della Val Pusteria, attento allo scorrere della Drava o alle nuvole che scivolano nei boschi. Passo dopo passo, inspiro ed espiro, lascio cadere frammenti invisibili ma pesanti, intralci nel mio cammino di ogni giorno.
Quando il richiamo è più forte allora mi spingo fino al piccolo paese di Villabassa e salgo, tra i pini e i faggi, in un sentiero di meditazione, dove ogni fermata è una parola che invita a riflettere e cercare ispirazione, al di là di ogni credo religioso.
Posso allora cercare il silenzio scendendo gli scalini di un’antica chiesa e nella sua cripta lasciare che la poca luce illumini l’essenziale, lasciandomi spoglio come lo spazio in parte a me.
Posso di nuovo uscire, senza impegni, senza professioni e ritrovarmi in un angolo di natura, a calpestare un tappeto di foglie, la pelle dell’autunno, il cui suono di carta mi trattiene tra me e me, in un dialogo muto con un sentore di terra umida.
Infine, posso sedermi su di una panchina, senza bisogno di muovermi e di fare, come ogni giorno, preso da strani doveri che vengono da chissà dove, per nutrirmi con gli occhi di tutta la piccola e grande bellezza che vedo, un vechio albero, un prato e ancora più in là il cielo che si stringe attorno alle cime di una montagna.
Saune, l’abbraccio del calore in Sud Tirolo
Un altro modo di prendersi dolcemente per mano e alleggerirsi è quello di sciogliersi grazie al calore delle saune o dei bagni turchi.
L’acqua scorre, scivola e pulisce, combinata con il fuoco si fa vapore che penetra nella pelle e nelle ossa, mitigando il freddo del clima e quello più insidioso, quello del cuore.
Molti popoli del passato e del presente si concedevano e si concedono il tempo di mettersi nudi e lasciarsi avvolgere dal calore secco delle saune o quello umido dei bagni turchi. L’Italia ha per secoli dimenticato la tradizione degli antichi romani ma da alcuni anni, fortunatamente, la pratica della salute attraverso l’acqua (da cui pare derivi il termine spa) è di nuovo popolare. Il sud Tirolo è sicuramente una delle regioni che offre più strutture, non solo all’interno degli alberghi.
Dopo aver percorso la mia via, prima che il sole scivoli dietro le montagne portando la sera, riempio una borsa con qualche asciugamano e vado a cercare il calore forte di una sauna.
Per ora mi sento di consigliartene due, una che potrai raggiungere a piedi, camminando per il piccolo borgo di San Candido, un’altra, seguendo la strada che va verso Sesto e ancora più in là, quasi al confine con il Comelico, nel Veneto. L’ Acquafun di San Candido è piccolo ma essenziale, con delle grandi vetrate davanti alle quale sdraiarsi per contemplare le Dolomiti che si bagnano nel tramonto, colorandosi di rosa, rosso e poi del buio della notte. Il Caravan Park di Sesto è più grande, con saune all’interno e all’esterno, dove abbracciare con la vista il bosco tra i vapori, o tuffarsi in un ruscello gelato appena dopo una sauna finlandese.
Dopo esserti bagnato di vapore e profumi di resine, non rimane altro che la notte, silenziosa nei boschi e nelle piccole strade, un piccolo vuoto che non fa paura, che guarda lassù in alto le stelle e poi quaggiù il mondo, senza ansia e timore. E’ forse quel vuoto, di pensieri ripetitivi, di blocchi e costrizioni che crea lo spazio affinché possa crescere la fiducia e la speranza, una pace d’animo che ne può prendere per mano altre, per costruire assieme quella più grande, quella del mondo.
[…] Medioevo non era però solo godere del paesaggio, valli e montagne che avevo imparato ad amare in Val Pusteria, ma era ascoltare le storie, lasciare che la vita di questi luoghi capaci di esprime così tanta […]