C’è un tempo e uno spazio necessario. Quello della musica e della danza, degli spettacoli, del campeggio libero, delle notti estive, di nuove amicizie, di nuove idee e nuove possibilità. È la dimensione dei festival musicali. Una ventata di spirito estatico che soffia forte anche nei luoghi dietro casa, in una valle che ho imparato ad amare anni fa, la Val Tramontina. In questo luogo di infinite sorprese, dove negli anni sono nati o arrivati eventi di respiro internazionale, dal 2022 batte forte il cuore del Threesound Fest, un festival intimo e raccolto, protetto dal bosco e dal fiume Meduna, dove incontrare musica ricercata e sentirsi come a casa.
Threesound Fest, un festival musicale di pace e armonia
Hai mai fatto casa che laddove scorre l’acqua, tutto fluisce in modo più dolce? Non è una metafora, è un sentimento che ho riscontrato con diverse persone. Dopo essermi ritrovato in diversi eventi vicino a dei fiumi o torrenti, come ad Aeson, un altro festival in Friuli che ti consiglio di esplorare, ho notato più leggerezza, meno eccessi, più tranquillità, più voglia di stare bene.
Il mondo in cui viviamo è a volte caotico, pieno di repressioni e di nevrosi. Non possiamo nasconderlo dietro i colori fluo di alcune decorazioni o dietro la musica allegra. A volte andiamo ad eventi con il nostro carico di frustrazioni e disagi. La notte, l’ebbrezza, espandono la bellezza ma anche le ombre. La presenza di elementi naturali, di alberi e di acqua, aiuta a diluire le emozioni, ad armonizzare gli animi.
Al Threesound, nel Bosco Bandito, come hanno rinominato questo angolo di Friuli, gli alberi fanno ombra e sostengono e il (o la, come si diceva un tempo non tanto lontano quando i fiumi erano femminili) Meduna, rinfresca, ripulisce, suona la sua musica.
Il potere della Natura certo, ma molto dipende dall’organizzazione, dalle intenzioni di chi investe energie e soldi per creare uno spazio temporaneo di grande libertà. Io sarò di parte, lo ammetto, perché ho un’innata simpatia per questo gruppo di giovani che si sta dando un gran fare per creare eventi di qualità nella remota provincia, però potrebbero confermatelo altre persone.
Nonostante il lavoro di mesi, la fatica, gli infiniti problemi che sorgono all’ultimo, gli artisti in ritardo o che cancellano poche ore prima dell’esibizione, vedo sorrisi, sento accoglienza e rispetto. È sotto stress che si vedono le persone no? Beh, qui si vedono bene, capaci di trasmettere serenità, che si diffonde come un’onda musicale per tutto il festival.
Al Threesound possono convivere famiglie, persone che vivono il giorno, con le anime più festaiole che ballano sotto cassa la notte. Perché un festival non è solo “casino”, è arte che si incontra sotto diverse forme. È un insieme di musica, teatro, mercato. È uno spazio dove c’è chi suona, chi dipinge, chi fa giocoleria, chi vende prodotti unici fatti a mano, chi arrampica e cammina su una corda, chi si gode il relax del campeggio e del fiume. È un concentrato di attività ad altissimo potenziale creativo.
Un festival in Friuli come forma di turismo creativo e profondo
Al Threesound ho incontrato persone che erano lì per lo spirito del festival, per godersi il sole e l’acqua rigenerante del Meduna, per fare laboratori, per provare nuove attività, per incontrare altre persone, per conoscere un nuovo angolo di mondo, lontano dal solito turismo.
È un’epoca che ci chiede di immaginare e di reimmaginare, spazi, territori, destinazioni. C’è una generazione che viaggia in van, che ama campeggiare, che viaggia senza contare i chilometri, che si sposta per incontrare amici conosciuti in altri viaggi. L’importante è avere una meta che abbia un senso.
È una generazione trasversale, che va dai venti ai cinquant’anni, e oltre. Aperta a diverse sonorità, sia organiche che elettroniche, ha vissuto all’estero per lunghi periodi o ha fatto viaggi trasformativi, in India o in Sud America. Si trova a suo agio nella sana fluidità di eventi internazionali, ama ballare la notte ma anche dedicarsi ad attività legate al benessere fisico e mentale. Vuole scoprire i dintorni dei festival, apprezzare i cibi locali e ogni aspetto autentico del territorio.
Un area campeggio come quella del Bosco Bandito, in una valle del Friuli, diventa allora un laboratorio a cielo aperto. Ci saranno persone che verranno per fare festa, ma è inevitabile, verranno contagiate dalla bellezza e dall’armonia del luogo, non mera scenografia di un fine settimana ma una casa temporanea, in cui vivere una dimensione che si può solo sperimentare andando ad un festival.
Il Threesound è intimo, con un numero contenuto di persone, gestito da persone che amano il luogo in cui hanno scelto di vivere, che hanno entusiasmo e lavorano per passione, non solo per profitto, è coccolato dal bosco e dal fiume. Ha una scelta musicale molto curata, che esplora sonorità globali, dal dub alla musica etnica elettronica, fino a ritmi ancora più tribali e psichedelici, quasi tutta suonata dal vivo e con momenti di improvvisazione in una spiaggia ribattezzata “playa escondida”, un angolo di pace a ridosso di monti verdi e brillanti.
Fine agosto, fine estate, prima che reinizi la corsa, prenditi qualche giorno per conoscere il Friuli e la sua creatività inaspettata. Per questo più sorprendente.
C’è un sito, ci sono i social, ci sono anche altri eventi prima che arrivi quel momento. Il bosco e il fiume ci sono sempre.
Grazie ai ragazzi e alle ragazze del Bosco Bandito, e a Fabrizio Rigutti per la foto di copertina.
Scrivi un commento